GLI ANIMALI DA COMPAGNIA E LA PANDEMIA
In un periodo storico caratterizzato dal protrarsi della pandemia Covid-19, l’attenzione per gli animali da compagnia è aumentata significativamente ed è sempre più chiara la consapevolezza dei benefici fisici e psicologici che portano in casa e agli esseri umani. In questi mesi di emergenza sanitaria gli animali domestici hanno acquisito maggior valore nella relazione in famiglia. Essi danno tanto in termini di affetto e benessere ai loro proprietari che, a loro volta, sono molto attenti all’alimentazione e alla salute dei loro amici a 4 zampe.
Perchè gli animali da compagnia?
Durante la pandemia abbiamo inoltre assistito ad un incremento delle adozioni, legate al desiderio di alleviare la solitudine e favorire il benessere delle persone più vulnerabili, come i bambini, gli adolescenti e gli anziani. Nel 2019 c’erano nelle case degli italiani 30 milioni di pesci, 13 milioni di uccelli e 7 milioni di gatti, allora alla pari dei cani. Con la crescita dell’ultimo anno, tuttavia, i cani hanno abbondantemente superato i gatti.
Ovviamente l’incremento è stato più marcato proprio in questi ultimi mesi: lockdown e zone rosse hanno favorito la vita domestica e tante famiglie hanno pensato di accogliere un amico a quattro zampe.Inoltre chi non aveva qualcuno accanto ha fisiologicamente trovato nella compagnia di un cane o di un gatto il conforto alle lunghe giornate di isolamento.
Rischi e rovescio della medaglia: gli abbandoni
Sono aumentate le adozioni e le acquisizioni attraverso altri canali, anche se purtroppo c'è da notare come nell’ultima estate, con la ripresa dei ritmi pre-pandemici, si è registrato purtroppo un aumento degli animali restituiti o portati ai rifugi.
Un invito questo a pensare bene prima di adottare e far entrare in casa un amico a 4 zampe, valutando bene l'impegno e la costanza che richiede in quanto essere vivente.
